Orfeo Sorbellini, il padre della Festa del Barbarossa
Orfeo Sorbellini, un uomo di grande cultura, ha lasciato un segno della sua personalità nella cittadina della Val d’Orcia. Nato il 14 agosto 1916 a San Quirico d’Orcia, è morto nel 2010.
Laureato in Lettere con una tesi sulla Chiesa della Collegiata, va come militare in Albania nella Seconda guerra mondiale. Dopo aver insegnato per un breve periodo a Roma, Sorbellini ritorna a San Quirico agli inizi degli anni Sessanta e assume il ruolo di direttore didattico nei circoli di Pienza e Montalcino.
Orfeo, da presidente della Pro Loco, era un vulcano di idee, sempre accompagnato da un’ironia intelligente e da una grande preparazione sulla storia locale. Studiando a lungo la storia della cittadina, Sorbellini ha riportato alla luce e valorizzato l’episodio storico più importante, ovvero l’incontro fra Federico I di Svevia e gli inviati di Papa Adriano IV. Così, in una notte di fervida immaginazione, dette vita alla Festa del Barbarossa decidendo i nomi dei Quartieri, gli stemmi, l’araldica, i colori, cercando i nomi dei possibili Capitani, scrivendo le regole e il copione della rievocazione. «La mattina seguente San Quirico aveva il suo Barbarossa» raccontava il professore. La festa è stata una sua creatura che ha seguito e animato fino alla metà degli anni Novanta, raccontandola momento per momento con il suo microfono, sul sagrato della Collegiata, come nel piano alto degli Horti Leonini, durante le gare fra i Quartieri.