Nel 1155 Federico I di Hohenstaufen e il lasciapassare per la corona del Sacro Romano Impero
L’Impero e il Papato si uniscono in questo lembo delle terra di Siena. Era l’Anno Domini 1155 quando l’uomo più potente del tempo, il Barbarossa, giunse nel borgo turrito di San Quirico diretto a Roma per ottenere l’incoronazione ad Imperatore.
Federico I Hohenstaufen detto il Barbarossa, III Duca di Svevia, Re di Germania e Re d’Italia e designato quale legittimo sovrano del Sacro Romano Impero, doveva però ottenere l’assenso per l’incoronazione dalla Chiesa di Roma. L’incontro fra il Barbarossa e i Cardinali inviati da Papa Adriano IV, al secolo Nicholas Breakspear – ad oggi l’unico religioso inglese eletto Papa -, portò ad un accordo che prevedeva l’arresto da parte dell’esercito di Federico I dell’eretico Arnaldo da Brescia che, catturato nei pressi delle Briccole in Val d’Orcia, venne prontamente consegnato dalle truppe del Barbarossa alla Chiesa.
Si trattò di un lasciapassare per l’incoronazione del Sacro Romano Impero: Federico I di Svevia proseguì verso Roma, e il 18 giugno 1155 fu incoronato nella Basilica di San Pietro. Negli stessi giorni il riformatore religioso patarino accusato di eresia, Arnaldo da Brescia, venne giustiziato e arso, e le sue ceneri gettate nel Tevere. Da quel giorno, proprio a memoria di tali fausti eventi, l’Imperatore Barbarossa decise di elevare San Quirico e le sue terre al rango di sede di un Vicariato Imperiale, ruolo politico-amministrativo che mantenne anche in epoca successiva sotto la Repubblica di Siena e fino alla caduta di quest’ultima. Nel 1205 i Rettori delle Città della Lega Toscana vi tennero la loro prima Dieta, quindi nel 1228 fu Corte Regia di Federico II.
Località di confine tra la Repubblica di Siena e i territori pontifici, San Quirico fu per molto tempo luogo di passaggio di eserciti, imperatori, papi e uomini illustri. Subì poi la sorte di tutti i castelli legati alla Repubblica senese; dopo aver sofferto invasioni, saccheggi e distruzioni da parte di vari eserciti, nel 1559 giurò fedeltà a Cosimo I de’ Medici. Nel 1677 il Cardinale Flavio Chigi, nominato marchese di San Quirico, lo ebbe in feudo dal granduca Cosimo III dei Medici. Oggi è un bellissimo esempio di struttura urbanistica medioevale e conserva in gran parte delle presenze architettoniche segni dell’antico splendore.