“Federico fermati finché sei in tempo”. Sempre tu Arnaldo da Brescia! L’eretico più ricercato dalla Chiesa di Roma e catturato a San Quirico dall’esercito del Barbarossa, che lo consegno agli uomini di Papa Adriano IV in cambio del lasciapassare per l’incoronazione ad Imperatore.
Un personaggio centrale della rievocazione storica della Festa, che anima e scuote la rappresentazione teatrale al sagrato della Collegiata.
Un personaggio che però non c’è sempre stato. Infatti nel 1990, 29esima edizione, insieme ad una parziale revisione dei testi, fu introdotto nella scena anche il “frate furioso”, per dare più movimento e pathos alle scene della rievocazione.
Ad interpretarlo, magistralmente, fu Eugenio Agostino, che dette al personaggio una interpretazione drammatica e passionale: “Per l’esordio avvertii i Carabinieri della mia presenza perché nessuno sapeva chi fossi e cosa ci facessi, ma dovevo superare la folla e balzare all’improvviso sulla scena senza rischiare che qualcuno del pubblico mi fermasse pensando che fossi un pazzo” ha raccontato nel libro “Il Barbarossa – Storie e protagonisti di una festa”.
La figura di Arnaldo da Brescia – giustiziato a Roma nel giugno 1155è ricordata anche nel Museo del Barbrossa – Orfeo Sorbellini, al secondo piano di Palazzo Chigi.